La Sezione "Pasquale Gialluisi" di Barletta augura, attraverso un video-messaggio, un buon 2016 a tutti! Si ringrazia per la produzione ed il montaggio del video, l'associato Davide Del Mastro.
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![]() Ancora una volta la Sezione “P. Gialluisi” di Barletta ha dato prova della coesione e unità d’intenti che ormai la caratterizza: in occasione delle festività natalizie, infatti, la quasi totalità degli arbitri, accompagnati dalle rispettive famiglie, ha vissuto una giornata all’insegna dello spirito associativo. Fortemente voluto dal Presidente di Sezione Savino Filannino e da tutto il Consiglio Direttivo, l’evento si è aperto con la celebrazione di una messa presso la Basilica del Santo Sepolcro i cui banchi erano occupati squisitamente da arbitri, assistenti, osservatori e dirigenti arbitrali. La festa è proseguita lungo tutta la serata presso una sala ricevimenti in cui gli associati hanno avuto la possibilità di rinsaldare i propri rapporti interpersonali, dando prova di come le amicizie sorte in seno all’Associazione Italiana Arbitri vadano ben aldilà delle esperienze condivise sui terreni di gioco. Non a caso, il Presidente di Sezione Savino Filannino ha più volte sottolineato come, a prescindere dal ruolo e la posizione occupata, tutti gli associati debbano sentirsi parte integrante di un’unica e grande famiglia. Famiglia a cui fanno parte, senza dubbio, anche mogli e figli degli associati che, condividendo successi e supportandoli nelle sofferenze, giocano un ruolo fondamentale nella carriera arbitrale. Estremamente soddisfatto per l’ottima riuscita della serata il Presidente Filannino ha rinnovato a tutti gli auguri per un sereno Natale e, soprattutto, per un 2016 ricco di successi, nella vita arbitrale e non. ![]() Quella vissuta lo scorso 11 Dicembre dagli associati della Sezione di Barletta è stata una riunione tecnica dal sapore speciale, dal sapore di Serie A: relatore d’eccezione, infatti, è stato Vincenzo Soricaro, assistente in forza alla CAN B che, nella scorsa primavera, ha esordito nella massima divisione nazionale. Il primo a prendere la parola, come di consueto, è stato il Presidente di Sezione Savino Filannino il quale, dinnanzi ad una platea ricca di arbitri, assistenti ed osservatori, ha sottolineato quanto siano importanti i momenti di confronto nei locali sezionali per la crescita tecnica ed associativa di giovani direttori di gara: “Soltanto condividendo le vostre esperienze con i colleghi più esperti sarete in grado di fare il tanto agognato salto di qualità”. Nel suo appassionato intervento, Vincenzo Soricaro si è mosso sulla stessa lunghezza d’onda trasmettendo ai più giovani quanto sia stato decisivo, nella sua carriera, l’aver frequentato l’ambiente sezionale: “Durante il mio cammino –afferma- i consigli di osservatori, dirigenti e colleghi sono stati elementi preziosi che mi hanno permesso di sbagliare il meno possibile”. Per abbattere la percentuale d’errore, però, è necessario anche tanto impegno e spirito di sacrificio, sia ne poli di allenamento che in sede di preparazione della gara: “La vera chiave di volta per il successo è il sacrificio, ma anche la preparazione. Gli arbitri di oggi, sin dagli step di base, preparano minuziosamente la gara studiando schemi ed atteggiamenti delle due squadre”. Nel corso del suo discorso, Soricaro ha condiviso con la platea la sua esperienza personale confidando come, accanto a momenti di gioia, ci siano stati periodi di grande difficoltà in cui determinazione e voglia di arrivare sono stati decisivi per evitare di mollare tutto. Non è stato facile, infatti, dopo cinque anni da arbitro in CAN Pro, calarsi nel nuovo ruolo di assistente arbitrale in una realtà come la Serie B: “Cambiare dopo quindici anni ruolo ed allenamento è stato durissimo –afferma- ma ottenere soddisfazioni catapultandosi in un nuova dimensione non ha prezzo”. Pienamente soddisfatto per l’andamento della riunione, il Presidente di Sezione Savino Filannino ha donato a Soricaro una targa celebrativa per l’esordio in Serie A della scorsa stagione, ma soprattutto per lo spessore arbitrale ed umano messo a disposizione dei colleghi giorno dopo giorno. In copertina, il Presidente Filannino dona una targa celebrativa a Soricaro per il suo esordio in Serie A F.I.M. Scarica dal link in basso il testo integrale del suo intervento![]() Una riunione fuori dagli schemi quella dello scorso 20 Novembre, data in cui gli associati della Sezione “P.Gialluisi” di Barletta hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Don Michele Porcelluzzi, arbitro effettivo dal 2001 che il prossimo 11 Giugno, dopo essere stato ordinato diacono, diventerà sacerdote nel Duomo di Milano. Nel presentare la serata, il Presidente di Sezione Savino Filannino ha posto l’accento sull’importanza di vivere i locali sezionali, oltre che per riunioni squisitamente tecniche, anche per momenti di riflessione interiore, ritenuti fondamentali per la crescita umana degli associati. E l’intervento di Don Michele ha preso inizio proprio dalla mission educativa della Sezione in cui, oltre al regolamento e allo spostamento, si può apprendere ad imporsi con educazione sulla scorta degli esempi di eleganza e fermezza di quello che può essere definito il patrono degli arbitri, Sant’Ambrogio: “La Sezione –afferma- è una ‘comunità educante’ e ogni arbitro, in qualsiasi ruolo e categoria, deve sempre conservare la disponibilità a farsi educare”. D’altronde, proprio perché un arbitro impara in Sezione ad arbitrare, nessuno può dire di essere un self made man, di essersi fatto da solo. Fondamentale, dunque, che ognuno riconosca la sua posizione di debitore verso gli altri tanto nell’arbitraggio, quanto nella vita quotidiana. Non a caso, Don Michele ha proseguito il suo discorso illustrando almeno tre conseguenze dell’arbitraggio nella vita quotidiana: la prima è quella di vedere la vita come una designazione, non come il risultato di varie casualità ma come una missione che ci viene affidata. “In campo –sostiene Don Michele- siamo chiamati a osservare la partita, decidere sui singoli episodi e agire di conseguenza. Nella vita è importante conoscersi, decidersi, giocarsi. Gesù, che decide di dare la propria vita, è l’esempio”. Don Michele ha invitato la platea a vedere l’arbitraggio come un modo per servire gli altri, esercitando il delicato servizio dell’autorità. Questo spirito di servizio deve spingere a dare il massimo sia nella preparazione delle partite sia in campo senza però attendersi nulla, senza avere pretese, ma ad accettare ciò che ci viene dato: “Ciò che rende veramente felici nella vita è servire gli altri nella normalità quotidiana”. Don Michele, particolarmente apprezzato da un’attenta platea, ha concluso con la frase di un missionario: "La vita è fatta per andare lontano; se essa è costretta entro i suoi angusti limiti non può fiorire; se la conserviamo solo per noi stessi la si soffoca. La vita è radiosa dal momento in cui si incomincia a donarla”. Nel suo intervento conclusivo, il Presidente di Sezione Savino Filannino, dopo aver premiato Don Michele con una targa celebrativa, si è mostrato entusiasta dell’andamento della serata: “Sulla scorta di questi insegnamenti –afferma- sono certo che da stasera ci impegneremo per essere Persone migliori”. Il testo integrale dell’intervento di Don Michele è scaricabile dal link in basso. Don Michele Maria Porcelluzzi, classe 1986, è Arbitro Effettivo della sezione di Barletta dal 2001. Si è laureato in Legge all’Università Bocconi e ha studiato anche alla Duke University, negli Stati Uniti. Durante gli studi universitari ha arbitrato i campionati regionali lombardi per la sezione di Brescia; è poi entrato in Seminario per diventare prete. Il 26 settembre 2015 è stato ordinato diacono dal Cardinale Arcivescovo Angelo Scola. Diventerà sacerdote l’11 giugno 2016 nel Duomo di Milano. ![]()
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